In ricordo di Nicola Carrino

Il mondo dell’arte e della cultura saluta uno dei più significativi esponenti della scultura italiana, che si è spento all’età di 86 anni nella sua casa-studio di Roma

“La scultura è la forma del luogo, anzi il luogo stesso”, in questa semplice frase si racchiudono i gangli vitali del pensiero di Nicola Carrino, costantemente attento al rapporto tra forma e spazio. Quello spazio che egli ha sempre considerato come generatore e generante insieme.

Nato nel 1932 a Taranto, Carrino è stato docente di scultura all’Accademia di Belle Arti di Roma sino al 1992. Nel 1993 è stato nominato membro dell’Accademia Nazionale di San Luca, di cui è stato presidente nel biennio 2009-2010. Nel 2009 è diventato Académico Correspondiente de la Academia Nacional de Bellas Artes di Buenos Aires.

La sua attività artistica ed espositiva ha preso il via intorno ai primi anni Cinquanta. Dal 1962 al 1967 è entrato a fare parte del Gruppo Uno di Roma. Dal 1967 ha progettato opere pubbliche in relazione all’architettura e al paesaggio, realizzando interventi installativi con sculture modulari in ferro e acciaio inox, componibili e trasformabili.

È stato invitato a partecipare a varie manifestazioni internazionali: Biennali di Venezia (1966, 1970, 1976, 1986), di Parigi (1967), di San Paolo del Brasile (1971, 1979), alle Quadriennali di Roma (1965, 1973, 1986,1999). Gli sono state dedicate numerose mostre personali, tra cui: al Salone Annunciata di Milano (1970), alla Galerie M. di Bochum (1976), Galleria Marlborough di Roma (1976), Galerie Denise Renè Hans Mayer di Dusserldorf (1977), Galerie Denise Renè di New York (1978), The Mayor Gallery di Londra (2007), A Arte Invernizzi di Milano (2010). Le sue opere sono presenti nelle collezioni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, del Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea di Torino, della Sammlung Dierichs della Ruhr-Universitat di Bochum, del Neues Museum für Moderne Kunst di Norimberga, del Museum Boymans Van Beuningen di Rotterdam, del Tel Aviv Museum of Art. Fra le opere permanenti in spazi pubblici si ricordano, in particolare, il Rilievo di facciata del Complesso Corviale IACP (Roma, 1974) e il Riassetto Urbano della Piazza Fontana (Taranto, 1983-1992). Nel corso della sua carriera ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, come il Premio per la Scultura all’XI Biennale di San Paolo del Brasile (1971) e la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica per la mostra antologica al MODO di Orvieto (2010).